Il territorio
Il territorio del Comune di Ameglia è parte integrante del Parco naturale regionale di Montemarcello – Magra.
Il comune ha un’estensione di 14, 37 kmq , è caratterizzato da una notevole varietà di ambienti. Distinguiamo innanzitutto l’area fluviale da quella collinare del Monte Caprione e l’area costiera. Il territorio comprende il tratto ligure del fiume Magra . La Magra nasce dal M. Borgognone nell’Appennino Tosco-Romagnolo e scorre, con uno sviluppo in lunghezza di circa 65 Km, prima in Toscana e quindi in Liguria, in provincia della Spezia. In prossimità della foce la Magra scorre lenta e sinuosa , disegnando ampi meandri nella vasta pianura originatasi dai depositi alluvionali del fiume stesso e formando ambienti acquitrinosi, laghetti e stagni, zone umide uniche in Liguria ed importanti per la nidificazione e la sosta di numerose specie ornitiche. Il Monte Caprione è il sistema collinare che, si estende in direzione NO-SE, separa le acque sud-orientali del Golfo della Spezia dalla pianura alluvionale del fiume Magra. Tale territorio presenta due versanti con caratteristiche morfologiche ben differenziate. Il versante occidentale appare, a partire dall’estremità meridionale di Punta Bianca, assai ripido, con alte pareti rocciose a picco sul mare coperte parzialmente dalla vegetazione e mostranti evidenti fenomeni franosi e di erosione marina. Lungo la costa , tra Bocca di Magra (lato destro della foce) e Tellaro vi sono brevi spiagge ciottolose . Una minore pendenza ed una più folta copertura vegetale caratterizzano invece il versante orientale. In prossimità di Bocca di Magra il promontorio è delimitato direttamente dalla foce del fiume. Il confine settentrionale del Caprione è costituito dal Canale del Guercio, via di comunicazione tra la Val di Magra e Lerici. Sul lato sinistro della foce del Magra inizia la costa sabbiosa che prosegue oltre il confine con la Toscana fino alla Versilia.
Paesaggio vegetale
L'area fluviale è caratterizzata da una ricca vegetazione ripariale a salici (salice rosso, salice bianco, salice ripaiolo, salice da ceste) e pioppi (pioppo bianco e pioppo nero). I salici assumono l’aspetto di arbusti nelle zone più vicine all’acqua, dove l’azione delle piene impedisce loro di raggiungere portamento arboreo. Dove l’acqua scorre più lenta si sviluppa la vegetazione acquatica. I fitti canneti formati dalla cannuccia di palude (Phragmites australis) nel basso corso del Magra sono ambienti molto importanti per la nidificazione degli uccelli. Per quanto riguarda il Promontrorio del Caprione notiamo innanzitutto la differenza della copertura vegetale che interessa i due versanti delle colline. Questa differenza è dovuta a varie cause come l’esposizione, i venti, l’influenza del mare o del fiume. Il versante sul fiume Magra è caratterizzato da pinete di pino marittimo, nelle colline di Bocca di Magra, e dal bosco misto di caducifoglie (cerro, roverella, carpino nero ecc.). Sul versante a mare, troviamo estese pinete di pino d’Aleppo (Pinus halepensis) ed altre tipiche formazioni mediterranee: il bosco di leccio, di cui rimangono solo piccoli lembi, la macchia, formata da un insieme intricato di arbusti e liane sempreverdi e la gariga, composta da bassi arbusti ed erbe e ricca di specie aromatiche. Il paesaggio vegetale è infine caratterizzato da vaste aree occupate dagli antichi oliveti terrazzati.
La flora di pregio del parco fluviale è costituita soprattutto da piante acquatiche e palustri, sempre più rare a livello nazionale a causa delle opere di bonifica.
Tra le piante di maggiore interesse citiamo, ad esempio, il Millefoglio d’acqua, il Coltellaccio, la Lisca maggiore e la Lisca a foglie strette. Il promontorio del Caprione, per le differenti condizioni climatiche cui è soggetto, è caratterizzato dalla presenza di una ricca flora mediterranea. Numerose sono le sclerofille sempreverdi, piante dalle foglie spesse e coriacee, come ad esempio leccio, corbezzolo, alaterno, lentisco e mirto. Vi sono poi specie protette in Liguria (L.R. 30/1/84 n.9) tra cui l’iris nano, il narciso tazetta, e numerose orchidee selvatiche. Particolarmente importante è la presenza del cisto bianco (Cistus albidus), arbusto dalle vistose fioriture, che sul Caprione si trova al limite orientale della sua area di distribuzione.
Fauna
La valle del fiume Magra rappresenta un’importante via migratoria per l’avifauna legata agli ambienti acquatici. I periodi migliori per le osservazioni sono la primavera e l’autunno, ma le visite sul fiume offrono notevoli motivi d’interesse in ogni stagione.
Avvicinandoci al fiume è possibile distinguere il caratteristico canto dell’usignolo di fiume, tipico abitante dei canneti. Sul greto fluviale non è difficile osservare la garzetta e l’airone cenerino, mentre le acque tranquille dei laghetti perifluviali ospitano numerose anatre migratrici. Anche gli ambienti artificiali, come i frantoi di inerti presenti lungo il corso del fiume, ospitano specie importanti quali il gruccione ed il topino. La fauna ittica è molto varia.
L’area collinare del Caprione presenta una fauna a vertebrati molto ricca. Tra i rettili sono presenti il ramarro, il biacco, la natrice dal collare, i gechi, le lucertole e l’orbettino. I mammiferi sono rappresentati da carnivori quali la volpe, la faina, la donnola, il tasso, da insettivori quali il riccio e la talpa e da roditori come lo scoiattolo, il topo quercino ed il ghiro. Negli ultimi anni ha avuto grande diffusione anche il cinghiale.
L’avifauna del promontorio di Montemarcello comprende le specie che vivono nella zona costiera come il corvo imperiale ed il gheppio e gli abitanti della macchia come l’occhiocotto, la capinera ed il cardellino. Importante è la presenza di numerosi rapaci notturni come l’allocco, la civetta, l’assiolo ed il barbagianni.
Foto: Ente Parco di Montemarcello Magra
Autori nell'ordine: C. Fachinetti, CEA Parco Magra, C. Fachinetti,
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- Ultima modifica il Mercoledì, 26 Febbraio 2014 17:40
- Pubblicato Mercoledì, 19 Giugno 2013 04:57
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