Villa romana di Bocca di Magra

Lungo il pendio del Caprione, sulla riva destra del Magra dove il fiume si confonde con il mare, sono conservati i resti di una villa marittima che si affacciava sull’antico portus Lunae, godendo dell’amenità e piacevolezza dei paesaggi marino e collinare, racchiusi dal cerchio roccioso delle Alpi Apuane, bianche di marmi.


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La villa si sviluppa come un complesso architettonicamente mosso, con ambienti disposti su terrazze digradanti verso il mare, che si adeguano variamente alla natura rocciosa del pendio e della sottostante scogliera, oggi interrata. Le fasi edilizie si collocano in un arco cronologicamente esteso che, a partire dalla metà del I secolo a.C., arriva fino al IV secolo d.C. Il nucleo meglio conservato è relativo a un impianto termale dislocato nell’ala orientale della villa, collegato con altri vani di incerta identificazione, soprattutto per quelli posti sulla terrazza superiore. Sono chiaramente identificabili il caldarium e il relativo sistema di riscaldamento, assai ben leggibili anche se non pervenuti nella loro interezza. Sono riconoscibili diverse ristrutturazioni degli ambienti, testimoniate da ingressi murati, sovrapposizioni pavimentali e strutture murarie eseguite con materiali e tecniche costruttive differenti. Frammenti di intonaci dipinti e di lastre marmoree nonché due capitelli in marmo in stile corinzio, testimoniano del lusso e della raffinatezza degli ambienti di soggiorno di questa dimora della prima età imperiale.

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Per la visita
La zona archeologica è visibile attraverso la cancellata dal lungo mare. Si attuano aperture estive secondo il calendario delle manifestazioni previste per la Settimana per la Cultura e le Giornate del Patrimonio. Info: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria tel. 010 27181; fax 010 2465925 - Comune di Ameglia tel. 0187 609221.